Breast cancer and reconstruction: can surgical technique, reconstructive time and adjuvant treatment influence the result?

Ann Ital Chir. 2016:87:S0003469X16024118. Epub 2016 Feb 29.

Abstract

Introduction: Some techniques for the total reconstruction of the breast, regardless of the complexity, have specific complications, with varying degrees of morbidity. Therefore, we wanted to identify the most frequent complications of the main techniques used for breast reconstruction, and compare the relation to the relevant independent variables.

Methods: Our study was conducted by examining the medical records of patients who had received complete reconstruction of the breast after a mastectomy due to breast cancer from January 2008 to December 2010, with a minimum follow-up of 3 years postoperatively. The data collected, such as the time of intervention, reconstruction techniques, operating time, and adjuvant treatment, were statistically correlated to the presence of complications.

Results: Of the 40 total breast reconstructions analyzed, the technique in which they were used expanders followed by replacement with implants showed the lowest prevalence of complications (16.7%, p <0.000). Some surgical techniques have shown particular complications. The operative time for transplant transverse rectus abdominis musculocutaneous flap (363.57 ± 59.91 min) was significantly higher than that required for the techniques that use alloplastic materials (155.71 ± 38.02 min, p = 0, 01), but similar to that for the latissimus dorsi flap (309.69 ± 77.66 min). The operative time, the timing of reconstructive surgery, and type of adjuvant treatment was not correlated with the incidence of complications.

Conclusions: Each technique has its indications, contraindications and complications. The application of each technique must be tailored to the individual characteristics of each patient.

Key words: Adjuvant treatment, Reconstructive surgery, Results, Surgical procedure.

Introduzione: Alcune tecniche per la ricostruzione del seno, indipendentemente dalla complessità, presentano complicanze specifiche, con vari gradi di morbilità. Abbiamo voluto identificare le complicanze più frequenti delle principali tecniche utilizzate e confrontare il rapporto con le variabili indipendenti pertinenti.

Metodi: Lo studio è stato condotto esaminando le cartelle cliniche dei pazienti che avevano ricevuto ricostruzione dopo mastectomia per cancro della mammella dal gennaio 2008 al dicembre 2010, con un follow-up minimo di 3 anni dopo l’intervento. I dati raccolti, come la durata di intervento, tecniche di ricostruzione, tempo di funzionamento, e il trattamento adiuvante, erano statisticamente correlati alla presenza di complicanze.

Risultati: Delle 40 ricostruzioni mammarie analizzate, i casi in cui sono stati utilizzati espansori seguiti da sostituzione con impianti hanno mostrato la più bassa prevalenza di complicanze (16,7%, p <0.000). Alcune tecniche chirurgiche hanno mostrato particolari complicanze. Il tempo operatorio degli interventi in cui si è adoperato il lembo miocutaneo con retto dell’addome (363,57 ± 59,91 min) è risultato significativamente superiore a quello richiesto per le tecniche che utilizzano materiali alloplastici (155,71 ± 38,02 min, p = 0, 01), ma simile a quello per lembo il gran dorsale (309,69 ± 77,66 min). Il tempo operatorio, i tempi della chirurgia ricostruttiva, e tipo di trattamento adiuvante non sono significativamente correlati con l’incidenza di complicanze.

Conclusioni: Ogni tecnica ha le sue indicazioni, controindicazioni e complicanze. L’applicazione di ogni tecnica deve essere adattata alle caratteristiche individuali di ogni paziente.